La Federazione Uil Scuola Rua, da sempre al fianco del personale del comparto scuola, sta promuovendo azioni legali per ottenere il riconoscimento del BONUS MAMME anche al personale precario della scuola con contratto al 31 agosto o al 30 giugno DOCENTE E ATA.

La Legge di Bilancio 2024 ha previsto l’esonero della contribuzione previdenziale, fino ad un massimo di 3.000 euro annui, per le lavoratrici madri che abbiano almeno tre figli. In via sperimentale, per il 2024, il bonus è attribuito anche in presenza di due figli di cui almeno uno con un’età inferiore a 10 anni. Il beneficio spetta:

– fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, per le madri di 3 o più figli;

– fino al mese di compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo, per le madri di 2 figli.

Tuttavia, la Legge di Bilancio ha previsto tale esonero contributivo solamente al personale assunto a tempo indeterminato, escludendo del tutto dalla fruizione di tale beneficio il personale della scuola precario, il quale rappresenta da sempre una parte significativa dell’organico complessivo.

Tale esclusione rappresenta, ancora una volta, una palese violazione del principio di non discriminazione tra personale a tempo indeterminato e personale a tempo determinato, sancito dalla clausola 4 dell’Accordo Quadro allegato alla Direttiva 1999/70/CE.

Si tratta di un’esclusione incomprensibile e discriminante nei confronti del personale con contratto a termine.

La Federazione Uil Scuola Rua, come sempre impegnata per il riconoscimento di uguali diritti a parità di condizioni, a prescindere dalla tipologia contrattuale, ha avviato un’azione legale per ottenere l’estensione dell’esonero contributivo fino ad un massimo di 3000 euro annui anche al personale precario della scuola.

Contattaci, tramite il form o tramite un nostro dirigente sindacale, per aderire gratuitamente al ricorso.