E’ stata indetta l’annuale procedura selettiva per l’ammissione al TFA sostegno, come indicato in questo articolo.
Le norme che regolano i test selettivi sono il DM 92/2019 e il DI 90/2020

Requisiti di partecipazione ai test selettivi

Per la partecipazione alla procedura selettiva per i posti per la scuola dell’infanzia e primaria è richiesto, in alternativa, il possesso di:

  • Laurea in Scienze della Formazione Primaria (o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia);
  • Diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali conseguiti entro l’anno scolastico 2001/02 (o analoghi titoli conseguiti all’estero e riconosciuti in Italia)

Per la partecipazione alla procedura selettiva per i posti per la scuola secondaria è richiesto, in alternativa, il possesso di:

  • abilitazione specifica;
  • laurea magistrale + 24 CFU conseguiti entro il 31/10/202 (per titoli di accesso afferenti alla Tabella A del DPR 19/16). Si ricorda che bisogna aver sostenuto tutti gli esami integrativi eventualmente richiesti nella stessa Tabella A;
  • laurea + 24 CFU conseguiti entro il 31/10/2022 (per titoli di accesso afferenti alla Tabella B del DPR 19/16) .

Da segnalare

Per le classi di concorso di cui alla Tabella B del DPR 19/16, i requisiti indicati (abilitazione specifica oppure laurea + 24 CFU) saranno richiesti per i percorsi di specializzazione su sostegno banditi dopo l’a.s. 2024/25. Sino ad allora continueranno ad essere richiesti i titoli previsti dalla normativa precedente (possesso del diploma senza 24 CFU). Sino al 31 dicembre 2024, i docenti che abbiano svolto negli ultimi cinque anni almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, su posto di sostegno, sono esonerati dal possesso dei 24 CFU.

Le abilitazioni conseguite all’estero sono valide se riconosciute in Italia ai sensi della normativa vigente.

Sono ammessi con riserva alla procedura selettiva gli abilitati all’estero che abbiano presentato la domanda di riconoscimento in Italia entro la data termine per la presentazione delle istanze per la partecipazione alla procedura selettiva.

I candidati in possesso di titolo di studio non abilitante conseguito all’estero sono ammessi a partecipare alla selezione, previa presentazione del titolo; il titolo è valutato, ai fini dell’ammissione, dalla competente commissione esaminatrice nominata dall’ateneo.

Sono ammessi in soprannumero alla prova scritta i soggetti che

  • nei dieci anni scolastici precedenti abbiano svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, sullo specifico posto di sostegno del grado cui si riferisce la procedura, o che nei cinque anni scolastici precedenti abbiano svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, su posto di sostegno;
  • abbiano una disabilità e un grado di invalidità pari almeno all’80%;
  • in occasione del precedente ciclo di specializzazione (settimo ciclo), abbiano superato la prova preselettiva, ma che, a causa di sottoposizione a misure sanitarie di prevenzione da COVID-19 (isolamento e/o quarantena, secondo quanto disposto dalla normativa di riferimento) non abbiano potuto sostenere le ulteriori prove.

Sono ammessi in soprannumero al corso i soggetti che, in occasione dei precedenti cicli di specializzazione :

  • abbiano sospeso il percorso;
  • pur in posizione utile, non si siano iscritti al percorso;
  • siano risultati vincitori di più selezioni e abbiano esercitato le relative opzioni;
  • siano risultati inseriti in graduatoria di merito, ma non in posizione utile.

Ai soggetti che, negli ultimi cinque anni, abbiano svolto almeno tre annualità di servizio su posto di sostegno è riservato il 35% dei posti disponibili.

Prove d’esame

La procedura di selezione per accedere al percorso di specializzazione TFA sostegno prevede una prova preselettiva, una o più prove scritte ovvero pratiche e una orale.

La prova preselettiva, della durata di due ore, è costituita da 60 quesiti a risposta multipla, con cinque opzioni di risposta, delle quali una sola corretta. Almeno 20 dei predetti quesiti sono volti a verificare le competenze linguistiche e la comprensione dei testi in lingua italiana. La risposta corretta ad ogni domanda vale 0,5 punti. Il test ha la durata di due ore. Superano la prova preselettiva un numero di candidati pari a due volte il numero dei posti disponibili per l’accesso nella singola sede per ciascuna procedura.

L’articolazione della prova scritta, ovvero delle prove scritte ovvero pratiche, non prevede domande a risposta chiusa ed è stabilita dalle università. Per essere ammesso alla prova orale il candidato deve conseguire, nella prova ovvero nelle prove scritte e/o pratiche una votazione non inferiore a 21/30. Nel caso di più prove, la valutazione è ottenuta dalla media aritmetica della valutazione nelle singole prove, ciascuna delle quali deve essere comunque superata con una votazione non inferiore a 21/30.

L’articolazione della prova orale è stabilita dalle università. Supera la prova orale chi consegue una votazione non inferiore a 21/30.

Le prove di accesso sono volte a verificare la capacità di argomentazione e al corretto uso della lingua e il possesso di:

  • competenze didattiche diversificate in funzione del grado di scuola;
  • competenze su empatia e intelligenza emotiva;
  • competenze su creatività e pensiero divergente;
  • competenze organizzative e giuridiche correlate al regime di autonomia delle istituzioni scolastiche.

Più nello specifico, secondo quanto riportato dall’Allegato C al Decreto MIUR 30 settembre 2011, le prove di accesso scritte e pratiche riguardano:

  • Competenze socio-psico-pedagogiche diversificate per grado di scuola;
  • Competenze su intelligenza emotiva, riferite ai seguenti aspetti: riconoscimento e comprensione di emozioni, stati d’animo e sentimenti nell’alunno; aiuto all’alunno per un’espressione e regolazione adeguata dei principali stati affettivi; capacita’ di autoanalisi delle proprie dimensioni emotive nella relazione educativa e didattica;
  • Competenze su creatività e su pensiero divergente, riferite cioè al saper generare strategie innovative ed originali tanto in ambito verbale linguistico e logico matematico quanto attraverso i linguaggi visivo, motorio e non verbale;
  • Competenze organizzative in riferimento all’organizzazione scolastica e agli aspetti giuridici concernenti l’autonomia scolastica: il Piano dell’Offerta Formativa, l’autonomia didattica, l’autonomia organizzativa, l’autonomia di ricerca e di sperimentazione e sviluppo, le reti di scuole; le modalità di autoanalisi e le proposte di auto-miglioramento di Istituto; la documentazione; gli Organi collegiali (compiti e ruolo del Consiglio di Istituto, del Collegio Docenti e del Consiglio di Classe o Team docenti, del Consiglio di Interclasse); forme di collaborazione interistituzionale, di attivazione delle risorse del territorio, di informazione e coinvolgimento delle famiglie; compito e ruolo delle famiglie.

La prova orale verte sui contenuti delle prove scritte e su questioni motivazionali.

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